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PAESAGGI NATURALI

Cimitero Dei Burci

  • RESTERA – BURCI: Le tipiche passerelle in legno, i ponticelli eretti su palafitte tra zone di escavazione del fiume, proprio dove il Sile diventa largo è tranquillo: questa è la Restera. E’ qui che, tra canne e alti falaschi, compaiono i “burci”, le grandi barche che venivano usate per il trasporto delle granaglie. Relitti sprofondati e insabbiati di archeologia industriale che fanno la gioia degli uccelli e dei pesci che hanno eletto a paradiso questo tratto del Sile. I punti di accesso più comodi sono: Fiera di Treviso, Villapendola di Casier, Casier porto, Villapendola e porto di Silea.

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Mura Di Treviso

  • MURA DI TREVISO: Furono costruite 500 anni fa per difendere la città dagli attacchi nemici e oggi sono ancora ben integre malgrado il passare del tempo. Dopo un lungo periodo di abbandono e di degrado sono tornate a risplendere, negli anni 90' (con una lunga serie di restauri), diventando teatro di manifestazioni musicali ed enogastronomiche oltre a mantenere la loro vocazione naturale cioè quella di essere un luogo dedicato alle passeggiate e al jogging. Estate e inverno, sotto le folte e ombrose chiome degli antichi ippocastani. Parliamo di uno dei luoghi simbolo del centro storico di Treviso, ovvero le storiche mura che lo delimitano. Perché venne costruita questa opera così imponente, tra il 1509 e il 1518? La Repubblica di Venezia, sconfitta nella battaglia di Agnadello (14 maggio 1509) dalle truppe francesi della Lega di Cambrai, fu costretta a rinunciare ad espandersi nel resto d'Italia ma soprattutto doveva fortificare le sue più importanti città della terraferma. Tra queste appunto Treviso, un caposaldo che era nel mirino delle forze avverse alla Serenissima. Il progetto e la realizzazione dell'opera fu affidata al frate francescano Giovanni Giocondo da Verona (a cui è dedicato uno dei varchi attualmente esistenti lungo le mura).

Villa Dei Reali

  • VILLA DEI REALI: La villa fu edificata dal barone Berlendis nel XVII secolo sui resti di un'abbazia benedettina. Nei primi decenni dell'Ottocento, estinta la famiglia, il bene fu acquisito da Giuseppe Maria de Reali, illustre personaggio politico. Oggi la villa appartiene a Guarientina Guarienti di Canossa. Villa de Reali è costituita da numerose unità edilizie e adiacenze disposte attorno a un'ariosa corte secondo un impianto a "L". Tra i vari annessi del complesso, i più pregevoli sono la barchessa del lato corto e l'ala di ponente con lo stemma dei de Reali in facciata. Oggi proprio questo ampio loggiato è adibito al museo archeologico che accoglie una straordinaria raccolta di reperti, provenienti dagli stessi scavi di Altino, tra cui anfore, statue marmoree, colonne, stele funerarie, tutte d'epoca romana. Una pianta insolita organizza gli interni: quattro stanze del primo piano sono finemente decorati da eleganti stucchi veneziani, pavimenti e soffitti d'epoca. La villa ospita al suo interno una rifornitissima collezione di mappe antiche e alcuni quadri e arazzi del '700-'800.  Il romanziere Ernest Hemingway ebbe qui la sua bruciante iniziazione alla guerra, alla morte e all'amore e restò per sempre legato ai luoghi in cui aveva trovato "la spiegazione di se stesso". Villa de Reali è immersa in un suggestivo ampio parco ottocentesco all'inglese, composto da specie ad alto fusto, un laghetto e un rudere romantico. Il parco con laghetto centrale progettato dallo stesso senatore Antonio de Reali racchiude il complesso amplificandone l'effetto scenografico.

Villa Margherita, Villa Manfrin E Parco Degli Alberi Parlanti

  • PARCO DEGLI ALBERI PARLANTI: La visita al Parco degli Alberi Parlanti è un’esperienza coinvolgente ed educativa, alla scoperta di temi quali il cinema, i cartoons, le invenzioni, la scienza e la natura. Il Parco degli Alberi Parlanti è uno straordinario spazio multimediale immerso nel verde del parco di Villa Margherita, una sede naturalistica, storica e architettonica di grande pregio e ampiezza per Treviso. Il grande parco è aperto al pubblico, mentre la villa era sede di un comando militare. Il Parco degli Alberi Parlanti si articola attraverso diversi spazi all'interno del parco: una antica cedraia, cuore del Parco degli Alberi parlanti dove i visitatori potranno ricevere informazioni, conoscere le attività e usufruire dei servizi di biglietteria, bar e bookshop; un teatrino che al piano terra ha ospitato il set della serie Tv "Eppur si muove-Galileo" e ora fa parte del percorso scientifico: Sognando la Luna; e al primo piano una sala conferenze. i percorsi all'aperto "Draghi, dinosauri e Animali estinti" e "Le macchine di Leo Da Vinci".

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  • PARCO NATURALE REGIONALE DEL FIUME SILE: Il Parco Naturale Regionale del fiume Sile si estende su una superficie di 4.152 ettari, compresa all'interno di 11 territori comunali distribuiti nelle province di Padova, Treviso e Venezia. L'area delle sorgenti si trova tra Casacorba di Vedelago (Treviso) e Torreselle di Piombino Dese (Padova) originando il più lungo fiume di risorgiva d'Italia: 70 km circa da Casacorba di Vedelago (Treviso) a Portegrandi di Quarto d'Altino (Venezia), la foce naturale nella Laguna di Venezia, prima dello scavo del "Taglio del Sile". Fin dai tempi più remoti il clima mite dell'area, la navigabilità delle acque, la vicinanza con il mare, la copiosità di risorgive e la ricchezza boschiva del territorio circostante (il paesaggio, per quanto simile, non era comunque quello attuale) attraggono al Sile popolazioni che si fermano lungo le sue rive.

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Parco Della Storga

  • PARCO DELLA STORGA: Il Parco dello Storga è situato tra il comune di Treviso e quello di Carbonera. È un’area protetta di 67 ettari ove è proibita la caccia e la pesca, il cui fondo è proprietà dell’amministrazione provinciale. Il Parco è costituito da aree in rimboschimento, campi chiusi, uno stagno artificiale circodato da canneto, siepi perimetrali, ma, soprattutto, dalle sorgive del fiume Storga immerse in un ambiente ancora naturale di boschetti ripariali (Alnus aglutinosus e Salix alba) e polle risorgive. Entro i confini del Parco è visitabile il “museo etnografico case Piavone”, ove oggetti e utensili folcloristici del Veneto rurale sono raccolti ed esposti al pubblico. Un sentiero naturalistico si snoda nel Parco permettendo una passeggiata che tocca i punti più interessanti. Il Parco conserva una fauna abbastanza interessante a livello provinciale, considerando che la distanza dalle mura di Treviso è di non più di 2 chilometri.

Penisola Del Paradiso

  • PENISOLA DEL PARADISO: E’ un’iniziativa green promossa dal comune di Treviso che riunisce soprattutto conigli ma anche caprette e oche che sono state abbandonate o che non hanno dimora. Qui vengono curate, nutrite e protette ed è possibile poterle ammirare queste bellissime creature mentre corrono libere e si divertono in uno scenario unico come le mura di Treviso.

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